lunedì 3 dicembre 2018

AVVENTURA SEMISERIA DI UNA DYANE IN FRANCIA, TRA GENDARMI, GIUBBOTTI GIALLI E MERCATINI (DI NATALE E DI ROTTAMI)...

La semplicità è il suo forte: alé Citroen Dyane!
Mi chiamo Dyane e ho appena compiuto quarant’anni. Sono di origine francese ma ho sempre vissuto in Italia. Lavoro nella filiale italiana della Citroën (va beh, oggi si chiama Gruppo PSA, ma io preferisco ricordarla alla vecchia maniera) e ogni tanto mi danno una bella lucidata per far fare bella figura alla mia azienda: sono molto orgogliosi della mia storia e del mio successo. Spesso mi affidano ai giornalisti, com’è successo la scorsa settimana. A volte càpito in mano a dei giovanotti che mi strapazzano un po’ troppo allegramente, così abituati a guidare quelle noiose auto moderne così perfette e che vogliono fare tutto da sole. Ma questa volta è andata meglio...


Finalmente si torna in Francia!
Mi è capitato uno della mia età, e siamo andati subito d’accordo! È sempre stato gentile e delicato, sapeva dove - e come - mettere le mani per farmi viaggiare allegra e pimpante come ai vecchi tempi...
E poi mi ha fatto tornare in Francia! Sì, abbiamo trascorso un bel weekend sulle mie amate strade per andare a visitare un piccolo salone di auto storiche a Chambery, in Savoia, a pochi chilometri dal confine italiano.
A dire il vero ho anche faticato un po’, su e giù dalle montagne per attraversare il traforo del Frejus, con il mio nuovo amico e tutta la sua famiglia a bordo: già sono vecchia (anche se in gran forma!) e poi ho solo due cilindri e una manciata di cavalli, mica roba moderna, magari pure ibrida o peggio ancora a emissioni zero! Io continuo a bere benza, ma ne bevo così poca da non far male a nessuno.

Tranquilli, tutto regolare... Solo gendarmi curiosi!
Finalmente un viaggio in Francia... Non mi è sembrato vero finché non ho visto la luce in fondo al tunnel (del Frejus) e gli inconfondibili cartelli blu delle autostrade francesi. E i miei connazionali mi amano ancora! In un’area di servizio, ad esempio, un gruppo gendarmi si è subito avvicinato minaccioso; dapprima mi sono spaventata, perché noi vecchiette abbiamo sempre qualcosa che non va, poi ho capito che volevano solo ammirarmi. Hanno girato intorno e mi hanno studiata in lungo e in largo, sopra e sotto. Poi, sorridendo, sono tornati al loro lavoro. Addirittura c’è stata un’ovazione quando abbiamo attraversato un blocco dei “giubbotti gialli” che avevano occupato un casello autostradale: applausi, risate e grandi complimenti da decine di persone che stanno manifestando il loro malcontento perché troppo tassati. Mi ha fatto piacere aver potuto regalare qualche minuto di serenità e spensieratezza anche a loro.


Alcuni dettagli dell'interno Dyane votato alla funzionalità.
Insomma, i primi 200 chilometri dell’andata sono scivolati in tutta tranquillità e in circa tre ore siamo arrivati dritti al salone Auto Retrò di Chambery, organizzato senza troppe pretese ma con tanta passione dal locale club La Manivelle. Tanto per iniziare, parcheggio gratuito per i visitatori in auto d’epoca, proprio di fronte all’ingresso del Savoiexpo che ha ospitato la fiera. Così ci siamo sistemati in mezzo ad altre decine di “cugine” francesi, ma non solo: tante le auto di marca transalpina (alcune ormai scomparse in Italia, come la simpatica furgonetta Simca o le più sportive Matra Simca a tre posti), ma diverse anche italiane e tedesche, e persino qualche americana. Ma nessuna era tirata a lucido come me. Gli appassionati francesi, infatti, sono più inclini a conservare e, a volte, addirittura a pasticciare le proprie auto con restauri improbabili. Però mi hanno davvero osservata increduli, anche perché, su tutto il piazzale, non si è vista un’altra Dyane.

Benvenuti a Chambery Auto Retro!





Mentre io ho aspettato fuori, il mio nuovo amico giornalista ha visitato il salone. Ho sentito poi commentare che fosse piccolo ma carino. C’erano due esposizioni tematiche, dedicate rispettivamente alle auto degli anni ’60 (quelle che stanno festeggiando i 50 anni) e al primo secolo di attività della Citroën! Questa celebrazione, però, è stata leggermente anticipata, perché il compleanno della “mia” Marca cadrà esattamente il 20 giugno 2019, e scommetto che il prossimo anno verranno organizzate grandi feste in tutto il mondo. Tornando al salone, ho poi sentito dire che fosse una manna per i collezionisti di auto francesi, perché pieno di banchi con ogni ben di Dio di ricambi e documentazione. Per di più a prezzi molto onesti. Poche, invece, le auto in vendita.

L'offerta turistica di Chambery e della Savoia.
C’è da dire che Auto Retro è organizzato proprio al momento giusto. Nello stesso weekend, infatti, si aprono anche i tradizionali mercatini di Natale nel centro storico di Chambery, una cittadina molto carina che vale la pena visitare. In questa occasione, quindi, è stato possibile unire alla perfezione la passione per i motori, il turismo, l’atmosfera natalizia e i piaceri della gola (la Savoia è celebre per i formaggi…). Vive la Raclette!

E' già ora di tornare: au revoir France!
Ora posso tornare in azienda ancora più soddisfatta e orgogliosa di prima. Sono sicura di aver svolto il mio lavoro con il massimo impegno. Il mio nuovo amico giornalista si è divertito e soprattutto sono riuscita a far divertire anche tutta la sua famiglia. La moglie non si è mai lamentata (d’altronde, come avrebbe potuto: ha viaggiato comoda, lenta, al calduccio e avendo a disposizione spazio a sufficienza per tutti i bagagli) e i due bambini se la sono spassata (comodi anche loro sul morbido sedile posteriore) immaginando di viaggiare su una specie di auto-giocattolo e salutando tutti quelli che ci sorpassavano (ma qualche camion l’abbiamo superato anche noi!).

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