venerdì 30 novembre 2018

ARTICOLO 60 DEL CODICE DELLA STRADA: SERVE UN AGGIORNAMENTO? IL DIBATTITO E' SEMPRE APERTO, SOPRATTUTTO TRA GLI APPASSIONATI DI AUTO STORICHE


Nella speranza che si possa aprire un dibattito costruttivo in materia di regolamentazione dei veicoli storici, pubblichiamo volentieri le opinioni dell'appassionato Omar Ruzza, che ci ha contattato via Facebook per esprimere la sua "visione" sul tema.
Ecco qui i pensieri di Omar, che ci sembrano in buona parte condivisibili.

"Personalmente - ci scrive - credo andrebbe riformato l'articolo 60 del Codice della Strada. Mi pare che la FIVA consideri storico un veicolo di 30 anni (se in ordine). In Italia abbiamo importato il concetto, ma se vuoi benefici fiscali devi essere iscritto ad un club o registro, o ad entrambi. Questo ha aperto la strada a gruppi che hanno fatto cartello e si sono impadroniti di un settore prevaricando sia i privati, sia il senso stesso del settore.
La mia idea è che, se serve un riconoscimento di storicità, esso deve essere dato esclusivamente in sede di revisione, lasciando libere le assicurazioni di fare le offerte che credono. Deve essere la motorizzazione stessa, quando revisiona un veicolo, a emettere eventuali timbri/tagliandi/documenti utili ai fini della fruizione in toto di un veicolo come storico.
In molti siamo iscritti a club o circoli sportivi, che frequentiamo perché organizzano eventi bellissimi, pieni di passione e iniziativa. Senza bisogno di certificati, attestati o mille altre stupidità: c'è un club per fare quello che non si può fare da soli. I club devono avere questa funzione, creare momenti.
Se fosse così anche nel motorismo storico, penso che il 90% dei club chiuderebbe in sei mesi, non accetterebbero mai il meccanismo.
Evito di polemizzare sul fatto che alcuni certificati attualmente emessi siano addirittura ridicoli... Bisognerebbe evitare che registri e club interferiscano in qualsiasi modo con la motorizzazione. In fondo, se i funzionari sanno valutare l'idoneità di qualsiasi veicolo alla circolazione, sapranno anche mettere un bollino che identifichi il buono stato generale di conservazione."

E voi, cosa ne pensate?



2 commenti:

  1. Condivido in pieno questo articolo sono un addetto ai lavori da 20 anni nel campo assicurativo proprio dei veicoli storici e stato delegato agli enti indicati un'azione che col tempo non e più stata controllata un ingegnere od un centro revisione qualificato e censito dopo verifica motorizzazione specifica adoperare con un costo aggiuntivo di eruo 30 cosa gestibilissima con ricevuta fiscale legale cosa che oggi non succede i club devono solo fare eventi ed indicare servizi liberamente senza obblighi se non ci sono i requisiti si respinge la richiesta senza dubbi od interpretazioni cosa che il popolo ha ben compreso dopo la batosta del periodo renzi saluti valter greggio

    RispondiElimina
  2. Valter Greggio grazie per il tuo contributo (personalmente condivisibile): speriamo che il buon senso possa diventare, prima o poi, un criterio per arrivare a decisioni di pubblica utilità.

    RispondiElimina