mercoledì 29 maggio 2019

ANCHE PER OPEL CALIBRA E' ARRIVATO IL MOMENTO DELLA STORICITA'

Sportiva ma funzionale, la Opel Calibra è una tipica coupé degli anni '90.
Esattamente trenta anni fa, al Salone di Francoforte del 1989, Opel presentò la Calibra, una coupé 2+2 realizzata sulla stessa piattaforma della prima generazione della berlina Vectra. Raccogliendo il testimone della iconica GT degli anni ‘70, la Calibra si presentava con una linea forte ed elegante, una grande abitabilità interna e una tecnologia moderna. Il tutto a prezzi concorrenziali.
Entrata in produzione nel giugno 1990, Opel Calibra si impose grazie a una linea indubbiamente indovinata sia dal punto di vista estetico che aerodinamico. Con un Cx da record di 0,26 era slanciata, ma anche abbastanza spaziosa per accogliere 4 persone e 300 litri di bagagli. 
Le 238.647 Opel Calibra prodotte nel corso di otto anni sono la testimonianza della popolarità di questa coupé con la quale la Casa tedesca interpretò felicemente il rinnovato interesse del pubblico europeo degli anni ’90 per automobili eleganti e sportive, ma assolutamente fruibili nell’utilizzo quotidiano.
Inizialmente proposta con un 4 cilindri 2,0 litri (in versione monoalbero a 2 valvole per cilindro da 115 CV e bialbero a 4 valvole da 150 CV), Calibra fu quasi subito disponibile anche in versione a trazione integrale. In seguito venne realizzata anche una versione Turbo 4x4 con motore da 204 CV (150 kW) e cambio a 6 marce. Nel 1994 divenne disponibile anche con un 6 cilindri a V di 2.498 cc a 24 valvole da 170 CV (125 kW) che le permetteva di raggiungere i 100 km/h con partenza fermo in 7.8 secondi.
Opel Calibra vanta anche un buon curriculum sportivo. Dopo aver esordito nel 1994 nel campionato tedesco DTM, si impose due anni dopo nel campionato internazionale turismo (ITC) con il pilota tedesco Manuel Reuter e una speciale versione a trazione integrale e motore V6 da 500 CV.


Il nome Calibra deriva dalla parola inglese “calibre”, significa “levatura, importanza, rango, capacità”. Scegliendo questo nome il costruttore intese sottolineare la speciale personalità e la qualità di un modello destinato a rilanciare il concetto europeo di automobile granturismo. Come previsto da una strategia introdotta qualche anno prima dalla Casa tedesca con le precedenti Corsa, Omega, Vectra, anche il nome di questa coupé, come quelli di tutte le autovetture Opel dell’epoca, terminava con la lettera “A”. I nomi dei veicoli commerciali terminavano invece con la lettera “O”.

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