venerdì 19 ottobre 2018

AL SALONE DI PADOVA I 50 ANNI DELLA CITROËN MEHARI, L'AUTO TRASFORMISTA

Buon compleanno Méhari! Sempre giovane anche a 50 anni.

Al Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova, sullo stand curato dal Centro Documentazione Storica Citroën, saranno esposti due modelli di Méhari per celebrare i suoi 50 anni: una Méhari verde Tibesti e una Méhari arancio Kirghiz.
La prima è appartenuta a Giancarlo Siani, il giovane giornalista ucciso dalla camorra a Napoli per le sue inchieste sul rapporto tra criminalità organizzata e politica. Questa vettura resta ancora oggi un simbolo di coerenza e onestà.

La seconda, nella tinta arancio, è una vettura di serie, fresca di restauro, e rappresenta l’altro aspetto della storia narrata sullo stand: quella di una vettura sbarazzina, allegra, supercolorata, simbolo della gioia di vivere di generazioni di giovani che hanno visto e che ancora vedono in lei il mezzo ideale per lo svago ed il divertimento. Tra l’altro, queste ultime sono poi le medesime ragioni che spinsero lo stesso Giancarlo Siani a scegliere la spiaggina di Citroën come sua unica vettura per lavoro e divertimento.

L'allestimento più essenziale per viaggiare con la Méhari.

I 50 anni della Méhari rappresentano un anniversario importante per Citroën, una Marca da sempre moderna e innovativa, attenta alle evoluzioni della società e alle esigenze dei sui clienti. Una Marca proiettata verso il futuro ma che affonda le radici nella sua storia e si prepara a celebrare i suoi 100 anni nel 2019.

50 ANNI DI MÉHARI, L’ANTICONFORMISTA
Maggio 1968. Un’intera generazione calca il pavé parigino e chiede più libertà, mentre Citroën presenta un innovativo modello per il tempo libero: la Méhari, cabriolet originale, costruita sulla piattaforma della Dyane 6, definita come “oggetto mobile non identificato” sulle strade dell’epoca. Il suo aspetto fresco, disinvolto e senza pretese, stupisce e sconvolge i codici delle cabriolet tradizionali.
Pensata da Roland de La Poype, un eccentrico industriale francese che nel secondo dopoguerra ha rivoluzionato il panorama europeo con le sue creazioni in plastica, la Méhari dimostra subito le sue caratteristiche di vettura multiuso e trasformista, adatta a diversi utilizzi, capace di portare un gruppo di giovani in spiaggia o quattrocento chilogrammi di materiale all'interno di un cantiere.
Versatile, pratica ed economica, la Citroën Méhari è la compagna ideale per le gite al mare, grazie all’ingegnosa carrozzeria in plastica ABS, che la rende leggera (525 kg), insensibile alla corrosione e totalmente lavabile con un getto d’acqua. Fuori dagli schemi, ma decisamente conviviale e ottimistica, modulabile a piacimento e dai colori pop, questa piccola Citroën diventa immediatamente un successo popolare.
Spinta da un motore a due cilindri contrapposti, raffreddato ad aria, analogo a quello delle Citroën Dyane6 e 2CV 6, la Méhari viaggia sul filo dei cento all’ora e percorre mediamente venti chilometri con un litro di benzina.

Una Citroen Méhari in forze nella Gendarmerie francese.

Spaziosa e facile da guidare, è l’auto trasformista per eccellenza, capace di diventare in pochi minuti berlina, pick-up o cabriolet, montando o smontando la sua capote modulare che permette di viaggiare anche con il solo tetto, lasciando liberi i tre lati attorno al parabrezza.
Costruita in quasi centocinquantamila esemplari per circa vent’anni, la Méhari ha fatto in tempo a stupire il mondo presentandosi anche in versione a trazione integrale. Le Méhari 4x4 hanno servito l’esercito francese in versione paracadutabile e la Gendarmerie come vetture di collegamento; dieci di loro si sono rivelate preziose auto mediche nella celebre Parigi-Dakar. La piccola Citroën di plastica che ha mutuato il suo nome da una razza di dromedari, ha dimostrato di essere un'autentica nave dei deserti.




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